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PROGETTO "I PIU' ABILI"

 

Conferenze con strategie per comprendere che essere disabile
non significa essere diverso o inferiore ma avere limiti e tempi diversi.
per
Familiari
Insegnanti
Educatori
Associazioni
Aziende
di
Invalidi civili
Disabili
Portatori di handicap



Contenuti della conferenza

 

Comprendere le difficoltà

Attenzione alle scarse strutture, alle barriere architettoniche,
al supporto economico-fisico –psicologico

Difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro

La forza necessaria da parte dei familiari per supportare al meglio un disabile

Tecniche e metodi per essere più liberi ed indipendenti



Invalidi civili, disabili e portatori di handicap.

Il termine handicappato nel linguaggio corrente viene usato come sinonimo di disabile.
Di solito la disabilità che causa l'handicap è rappresentata da difficoltà sensoriali, o difficoltà di mobilità o alle relazioni con il prossimo.
Il problema dell'inserimento sociale dei portatori di handicap è stato preso in considerazione a partire dagli anni sessanta per modificare lo stato di segregazione in cui vivevano.

Fino ad allora l'unica risposta che veniva data ai loro problemi era di natura sanitaria e prevedeva come soluzione la segregazione in istituti appositi.
Le esperienze proposte poi dalla legge Basaglia che prevedeva l’inserimento di queste persone nella società hanno incontrato inizialmente molte difficoltà.
La società non era affatto preparata ad accogliere i portatori di handicap, sia per una diffusa diffidenza nei loro confronti, che per la mancanza di strutture.

Infatti i portatori di handicap non necessitano solo di assistenza sanitaria sul territorio, ma anche di attenzioni particolari per la mobilità e l'inserimento nel lavoro e nella scuola. Quindi è stato necessario intraprendere un'azione di sensibilizzazione dell'opinione pubblica parallela a rivendicazioni che hanno portato a diversi provvedimenti legislativi. Fra questi i principali sono stati (in ordine cronologico):
L. 13 maggio 1978, n.180 "Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori", nota anche come "Legge Basaglia".
L. 9 gennaio 1989, n. 13 "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati".
L. 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate", punto di riferimento per l'integrazione scolastica.
L. 12 marzo 1999, n. 68 "Norme per il diritto al lavoro dei disabili" che ha riformato il collocamento obbligatorio.
D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici."

Ma le problematiche del quotidiano esistono e sono tante, quindi come si può affrontare la vita e la società che non è ancora pronta alla convivenza con i diversamente abili?

Si può:

Acquisendo Tecniche e metodi per essere più liberi ed indipendenti in un mondo fatto di barriere architettoniche e contraddizioni.

Tirando fuori la forza necessaria da parte dei familiari per supportare al meglio un familiare portatore di handicap.

Imparando a sfruttare al meglio i limiti ed i tempi diversi.

 

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